La Cabala (Qabbaláh, “ciò che è stato ricevuto”) è la tradizione esoterica Ebraica. Essa è nata tra le comunità giudaiche della diaspora a partire dal VI° secolo dopo Cristo. Appunto in quest’epoca apparve il principale testo cabalistico, lo Sépher Yetziràh. Più tardi, nel XIII° secolo dopo Cristo, apparve lo Zohar che molti ritengono il testo cabalistico fondamentale. In questi testi si tenta di esprimere con parole e di sistemare in una dottrina organica le esperienze dei grandi mistici ebraici.

La Cabala riguarda l’aspetto segreto del creato e si basa essenzialmente sul concetto delle Sephiroth (singolare = Sephirath).

Esse sono le potenze dell’attività divina, ma sono contenute nel divino stesso. Esse sono le emanazioni di En Sof, il Dio nascosto, infinito, inconoscibile. Pur essendo emanate da Dio, fanno parte di Dio stesso.

Le Sephiroth sono dieci e sono ordinate in via gerarchica nell’albero della vita. La più vicina a En Sof è Keter (corona); seguono Binah (la conoscenza) e Hokmah (la saggezza); ad un livello inferiore troviamo Gevurah (la forza) ed Hesed (la misericordia); poi al quarto livello dell’albero della vita trovamo Tiferet (la bellezza); più in basso vi sono Hod (la gloria) ed Netzah (l’eternità); al sesto livello c’è Yesod (la fondazione); per ultima c’è Malkuth (il regno). La componente materiale delle Sephiroth aumenta man mano che ci si allontana dal principio emanatore En Sof.

Mentre le Sephiroth sono parte del Divino, tutto ciò che è al di sotto di Malkuth non ne fa parte, per cui, mentre per le Sephirot si parla di emanazione, per questo mondo inferiore si parla di creazione.

Le dieci Sephiroth sono collegate tra loro da ventidue sentieri corrispondenti alle ventidue lettere dell’alfabeto ebraico ed ai ventidue arcani Maggiori dei Tarocchi.

Secondo la tradizione cabalistica, En Sof si contrasse per poter emanare la sua energia nella forma delle Sephirot. La contrazione era necessaria perchè En Sof era il Tutto e non vi sarebbe stato spazio per nient’altro. L’emanazione delle Sephirot avviene in una realtà atemporale, perchè il Tempo esiste solo nel mondo inferiore a Malkuth.

Le Sephirot vengono percepite dal mistico nella sua ascesi a partire dalla più vicina al mondo materiale Malkuth per risalire alle superiori a seconda del grado di conoscenza che egli raggiunge.

Come si vede la dottrina cabalistica ha molti aspetti in comune coll’emanazionismo neoplatonico di Plotino, ma anche con lo Gnosticismo in quanto il concetto di Sephirath può essere accostato a quello di Eone degli gnostici.

Le Sephiroth derivano da En Sof per emanazione. L’albero delle Sephiroth costituisce Adam Qadmon, l’Adamo primordiale. Keter è la sua corona e genera Hokmah e Binah. Hokmah è la Sapienza primordiale e Binah è l’intelligenza, il grembo, la Madre Divina. Binah riceve il seme da Hokmah e genera le sette Sephiroth inferiori. Keter, Hokmath e Binah costituiscono la testa del corpo divino dell’Adam Qadmon. La coppia di Hesed e Gevurah sono le braccia. Tiferet è la parte centrale del corpo. Netzah ed Hod sono le gambe. Yesod è l’organo genitale maschile, la forza generativa dell’universo. Attraverso di Yesod vengono incanalate, verso l’ultima Sefirah, Malkuth, luce e forza delle precedenti Sefiroth. Malkuth è anche nota come Shekinah. Dall’alto in basso, le Sefiroth rappresentano il dramma dell’emanazione, il passaggio dall’En Sof alla creazione. Dal basso in alto, le Sefiroth costituiscono una scala che sale verso l’Uno.
Vorrei aggiungere che Nella letteratura esoterica ebraica la Shekinah indica la manifestazione e la presenza di Dio. Essa indica l’immanenza di Dio nel mondo, la Sua eterna presenza.

L’esoterismo Ebraico esclude che il divino possegga veramente dei tratti antropomorfici, quali emozioni e sentimenti, e considera coloro che ancora vivono un rapporto col divino nella forma di una relazione interpersonale come dei “minorati” spirituali, dei bambini non ancora cresciuti.

C’è poi da porre in evidenza che il processo di emanazione viene ripercorso all’inverso dal mistico ebraico nella sua ascesi.