Col nome di “Vimana” vengono indicati gli oggetti volanti menzionati nelle antiche scritture dell’India antica. Il nome è costituito dal prefisso “vi” che in sanscrito vuol dire sia “uccello” che volare e dal suffisso “man” che in sanscrito indica un manufatto artificiale ed abitato.

I Vimana sono menzionati in molte opere. In particolare, nel Vaimanika Sastra del 1200 avanti Cristo, i Vimana vengono definiti come oggetti capaci di volare da un luogo all’altro e se ne descrivono vari tipi differenti. Essi sono menzionati anche nei Veda, le più antiche scritture religiose del mondo e nel poema epico Mahabharata, che narra fatti svoltisi dal 5000 al 1500 avanti Cristo, dove sono descritti veri e propri bombardamenti effettuati dai Vimana e battaglie nel cielo tra oggetti volanti.
La gran parte degli studiosi dell’Induismo ritiene che le descrizioni di questi oggetti volanti vadano inquadrate nella vasta mitologia Indù, ma non mancano voci discordanti che ritengono reali le descrizioni dei Vimana, ritenendole prove di una antica civiltà molto evoluta tecnologicamente esistita nel lotano passato sul nostro pianeta e poi scomparsa o addirittura a contatti con civiltà extraterrestri che sarebbero stati frequenti agli albori della civiltà umana.

Molti uomini del passato hanno cercato di descrivere cio’ che hanno visto e non potevano comprendere con le loro conoscenze. Dalla Bibbia, all’India, ai Maya in Sudamerica si parla negli antichi testi di dei volanti e di carri o macchine di cui si servivano. Non so cosa abbiano veramente visto o solo immaginato, ma alcuni passi del Mahabharata o di Ezechiele sono veramente inquietanti.

tratto dal blog giuseppemerlino.wordpress.com