Recentemente, nei pressi del villaggio di Pien, in Polonia, gli archeologi hanno fatto una scoperta straordinaria e inquietante: i resti di un bambino, presumibilmente tra i 5 e i 7 anni, sepolto in quello che doveva essere un cimitero, ma con una particolarità inquietante. Il piccolo è stato trovato sepolto a testa in giù e con un lucchetto attaccato al piede. Questa insolita disposizione potrebbe essere stata adottata per evitare che il bambino “ritornasse in vita”, secondo antiche credenze popolari.

Questo ritrovamento ha destato grande interesse poiché richiama antiche credenze legate alla paura dei non morti, come i vampiri, presenti nelle tradizioni popolari dell’Europa orientale. La pratica di seppellire i defunti con accorgimenti insoliti, come il posizionamento a testa in giù e l’uso di lucchetti, era finalizzata a prevenire il presunto risveglio dei morti.La scoperta offre uno spunto affascinante per esplorare le credenze e le pratiche sepolcrali delle antiche culture europee, gettando luce su aspetti poco conosciuti della storia e delle tradizioni popolari. Gli esperti stanno attualmente studiando i resti per ottenere maggiori informazioni su questo singolare rituale di sepoltura e sul contesto storico e culturale in cui è avvenuto.In conclusione, il rinvenimento dei resti di questo bambino “vampiro” in Polonia costituisce un importante contributo alla nostra comprensione delle antiche credenze e pratiche sepolcrali, offrendo uno spaccato affascinante della storia e delle tradizioni popolari europee.