La storia che vi riportiamo oggi riguarda Alan Godfrey, un ex agente di polizia il cui racconto di presunti incontri ravvicinati con entità extraterrestri ha catturato l’attenzione e suscitato dibattiti accesi nell’ambito ufologico e oltre.

Tutto ebbe inizio il 28 novembre 1980, mentre Alan si trovava in servizio di pattuglia a Todmorden, una cittadina nel West Yorkshire, in Inghilterra. Durante una normale notte di pattuglia, Alan fu chiamato presso una fattoria locale dove alcuni animali domestici erano misteriosamente scomparsi. Mentre si recava sul luogo, l’agente Godfrey notò un evento straordinario: un enorme oggetto non identificato che volava a bassa quota sopra di lui.

L’oggetto era di forma ovale e emetteva una luce intensa e abbagliante. Inizialmente, Alan pensò che potesse trattarsi dell’autobus locale, ma man mano che si avvicinava con l’auto di servizio, si rese conto che si trattava di qualcosa di completamente diverso. L’oggetto si comportava in modo insolito, ruotando su se stesso a una velocità impressionante e proiettando una luce accecante.

Quando Alan fu a pochi metri dall’oggetto, avvenne qualcosa di inaspettato: fu avvolto da una strana sensazione e poi, improvvisamente, perse coscienza. Quando riprese i sensi, l’oggetto non era più lì, ma Alan si trovava in un punto diverso della strada. Scendendo dall’auto per investigare, notò una strana traccia circolare sul terreno bagnato, proprio dove l’oggetto sembrava essersi posizionato.

Tornato in stazione, Alan si accorse di essere in ritardo di 15 minuti rispetto alla fine del suo turno. Questo periodo di tempo mancante divenne il punto focale delle sue indagini personali. Temendo di essere preso in giro dai colleghi, decise inizialmente di non riferire l’evento, ma quando un camionista si presentò alla polizia affermando di aver visto un oggetto luminoso nella stessa area, Alan decise di raccontare la sua storia.

Le testimonianze raccolte successivamente confermarono l’evento, ma per Alan le stranezze non finirono qui. Anni dopo, decise di sottoporsi a una seduta di ipnosi regressiva per esplorare più a fondo quanto accaduto quella notte. Durante la seduta, emersero ricordi vividi e disturbanti di un incontro con esseri extraterrestri.

Alan descrisse una stanza strana, in cui era presente un uomo di nome Yosef che lo interrogava telepaticamente. Ricordò anche la presenza di un cane nero e di strani piccoli droidi. Questi dettagli resero ancora più complesso il suo racconto e aumentarono la sua confusione e il suo disagio.

Nonostante i suoi sforzi per comprendere e accettare ciò che era accaduto, Alan non riuscì mai completamente a liberarsi dai ricordi di quella notte e dall’incertezza che essi portavano con sé. Questa esperienza ebbe un impatto profondo sulla sua vita e sulla sua carriera. Pur continuando a servire la comunità come agente di polizia, Alan si ritirò infine dopo anni di servizio onorato.

Gli ufologi britannici che lo hanno intervistato recentemente lo descrivono come un uomo “piacevolmente onesto” che ha cercato sinceramente di capire la realtà di ciò che aveva vissuto. La sua storia continua a sollevare domande affascinanti sulla possibilità di incontri con esseri extraterrestri e sull’impatto psicologico di tali esperienze. Alan Godfrey, l’ex agente di polizia rapito dagli alieni, rimane un mistero avvolto nel fascino dell’ignoto.

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